workshop

Ritratto

Quando l’empatia è così intensa da permettere al soggetto di aprirsi completamente al fotografo, allora il ritratto è la descrizione perfetta dell’animo umano.

Input

L’obiettivo del workshop è fornire all’allievo una metodologia che gli permetta di produrre ritratti dalla forte carica emotiva e dal virtuoso impatto scenico.  Solo attraverso la condivisione della propria idea col soggetto si può raggiungere la sinergia necessaria a rendere l’attività parte di un sistema più complesso di interazioni. Una sessione fotografica deve diventare un organismo, fatto di parti diverse che collaborano per l’obiettivo finale condiviso. Il fotografo ha un importante ruolo di regia, ma la scena è composta da tantissimi altri importanti elementi da governare.

Trovare il feeling giusto

Organismo

Ci sono due modi di ritrarre un soggetto, uno puramente estetico e l’altro empatico. I due approcci possono coesistere, a patto che ognuno dei due comprometta in parte la propria purezza: non è importante che la descrizione di un’emozione sia esteticamente gradevole, ciò che importa è l’impatto che ha sull’osservatore.

Occorre sciogliere i nodi che legano la fotografia solo alla bellezza in quanto canone di giudizio mutevole in funzione di epoca, costumi, moda. Per raggiungere la bontà, cioè un grado di accettazione più alto, è necessario che la fotografia sia sempre veicolo di un linguaggio.

No, non è affatto facile. Fare ritrattistica è un’attività dispendiosa e frustrante, ma anche tanto soddisfacente!

Porsi la domanda giusta

Simbiosi

Il dialogo è sempre una tecnica valida per entrare nello spazio vitale di altre persone. 

Condividendo il progetto col soggetto, sfumature e dettagli potrebbero assumere un carattere più importante di quanto previsto.

1 progetto in 3 parti

Temi trattati

Considero le attività dei miei workshop delle Esperienze di Fotografia Condivisa (EFC): l’innovazione sociale sta trasformando i modi e i tempi di trasmissione di cultura e tecnica fotografica. Credo che l’immersione nei contenuti – fianco a fianco – sia un canale di apprendimento veloce e solido nel quale unire competenza e divertimento.

Senza divertimento non c’è amore.
Senza amore nulla ha senso.

Estetica

Il corpo è una deliziosa e perfetta macchina, come tale ha una sua fisicità, una sua armonia ed una sua naturale propensione alla bellezza: quella naturale, fatta di regole e proporzioni. I soggetti possono essere accompagnati verso una posa, ma non sono manichini, provano emozioni.

Introspezione

Il dialogo interiore che ognuno ha con sé stesso è quanto di più intimo ci sia. Lasciare che uno spiraglio di io interiore fuoriesca, per dare segno di vitalità in una sessione fotografica, presuppone un rapporto fotografo/soggetto basato su empatia, gentilezza e professionalità.

Coinvolgimento

Che si tratti di ritratto ambientato, posato, in esterna o in studio, l’importante è coinvolgere il soggetto e soprattutto lasciarsi coinvolgere dalle situazioni. Programmare quanto basta per lasciare spazio agli imprevisti, trasformando il caso in opportunità fotografica.

Modello divulgativo

Il metodo di lavoro e di condivisione delle esperienze che propongo è orizzontale, non gerarchico come solitamente. Non mi interessa indottrinare, voglio coinvolgere! La sfida da intraprendere è quella di seguire i partecipanti nel corso della loro esperienza, fornendo competenze trasversali in grado di alimentare la cultura fotografica di ognuno.

Obiettivi

Il Workshop si pone come obiettivo quello di individuare quali siano le principali modalità di ideazione, organizzazione e realizzazione di un progetto di ritratto fotografico. Oltre al lato organizzativo verranno presentate modalità di corretto approccio col soggetto attraverso la simulazione di scenari tipici che potrebbero inibire la relazione tra fotografo e soggetto. Lo scopo è sempre quello di entrare in sintonia con chi fotografiamo, per catturare in fotografia l’emotività più reale possibile.

Ideazione

Utilizziamo la tecnica del ritratto per raccontare storie paradossali, oppure avveniristiche, distopiche, utopiche o semplicemente reali. Le potenzialità sceniche sono infinite, nessun limite. Non limitiamoci a raccontare quello che vediamo, perchè già lo conosciamo. Occorre scendere più in profondità.

Rappresentazione

Utilizzeremo più della metà del tempo a nostra disposizione senza fotografare: lo scatto deve essere progettato immaginato fin nei più piccoli dettagli. L’opera in sé risulterà magnifica e più soddisfacente, perché sarà il prodotto di uno slancio creativo che eleverà l'autore ad una visione più ampia.

Realizzazione

Imparare a coniugare il nostro modo di fotografare con il progetto che abbiamo deciso di realizzare. La produzione di uno scatto che funziona passa soprattutto per la costruzione di scene ad hoc, che suscitino interesse, che abbiano anche delle criticità calibrate che generino tensione e dinamismo.

01. sviluppo

Sessioni frontali

02. Evoluzione

Strumenti editoriali
A chi è diretto

A chi sente la necessità di esprimere attraverso il ritratto fotografico un livello comunicativo che possa trascendere dalla mera rappresentazione oggettiva. Il ritratto è da sempre utilizzato soprattutto per elevare il soggetto ad uno stato simbolico.

maggiori dettagli

Per ulteriori informazioni su date e costi del prossimo Workshop, oppure per entrare in contatto con me e approfondire le varie attività in cantiere, contattami.

Iscrizioni

Contatto

Chi sono

Per collaborazioni, informazioni sulle mie attività, workshop o progetti, scrivimi all’indirizzo info@arph.it