portfolio

Mister M.

Una maschera per svelarci al mondo.

Input

Dobbiamo coprire i nostri volti con una maschera per misurare i passi con il mondo. Decidiamo ogni giorno quale persona essere. Decidiamo ogni giorno come costruire la nostra identità. Subiamo le sconfitte, a volte molto difficili, ma proviamo ad alzarci per completare il percorso che intendiamo intraprendere. Proviamo rabbia e frustrazione, ma alla fine ciò che conta davvero è rimanere umani: provare emozioni e debolezze, godere degli obiettivi e anche dei fallimenti. Perché sono i fallimenti che riorganizzano i pensieri nella nostra mente.

riferimenti

Demoni interiori

Il progetto nasce da un’idea precisa: cercare di raccontare con poche immagini il percorso di un ragazzo sul punto di lasciare il paese per cercare fortuna altrove. Sembra una storia d’altri tempi, una di quelle che si perdono in lontani racconti di amici e parenti di chissà quale epoca. Invece no, stavolta è una faccenda che tocca i figli di una generazione nata a cavallo di una delle più grandi crisi economiche degli ultimi 50 anni, costata all’Italia già più di 250mila giovani in dieci anni. Si tratta della generazione dei trentenni che emigrano stanchi di fare debiti col proprio futuro, animati dalla voglia di sperimentare una quotidianità diversa, fatta di prospettive e possibilità.

Ma tutto ciò ha un prezzo.

Il soggetto di questa sessione fotografica ha dovuto combattere col suo demone interiore: fuggire dalla sua terra, dalla sua città per ricostruirsi una nuova identità altrove. Lasciare famiglia, amici e lavoro per tentare la fortuna in un altro paese. In questa sessione M. si è messo completamente a nudo, mostrando il suo lato fragile, intimo. Vestito soltanto d’una maschera di polvere, ha cercato di guardarsi dentro in una porzione di tempo che è sembrata durare un’eternità.

Gli scatti sono stati eseguiti a distanza di poche settimane dalla partenza. Per questo motivo hanno un sapore ancora più amaro: rappresentano un’istantanea prima di un evento sconvolgente, una testimonianza che ricorderà al soggetto l’inizio di una esperienza.

Che lo si voglia o meno, nulla tornerà come prima.
Ingranata la marcia del minivan si procede adagio verso l’ignoto e non si torna più indietro.

Dettagli del progetto

espressione

Questo progetto è il frutto di un’idea nata su carta, trasmessa poi a parole di orecchio in orecchio fino ad essere realizzata grazie al lavoro di un team: fotografia, arte, cultura e costume sono sfumature della stessa passione.

Anno

2019

Modella

Mario Borrelli

Make Up

N/A

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Sono sempre alla ricerca di persone che vogliano collaborare ad un mio progetto. 
La condivisione e la contaminazione sono alla base di qualsiasi forma d’arte.

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